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Arriva la Tari scaduta nelle case teatine, un lettore si sfoga: "I viaggi nel tempo di Teateservizi"

Se settembre è tempo di migrare, agosto è tempo di Tari. O forse luglio, o magari giugno: dipende tutto dalla vostra abilità nel viaggiare nel tempo. Eh sì, perché la prima rata dell’acconto scade il 30 giugno, ma la comunicazione di Teateservizi è stata protocollata il 15 luglio, postalizzata il 19 luglio, affidata all’agenzia di poste private il 4 agosto, e consegnata il 5 agosto.

La lettera indica che, in caso di recapito oltre la data di scadenza della prima rata, il versamento si potrà effettuare entro i 15 giorni successivi senza oneri aggiuntivi. Bene, ma qui siamo oltre la data di scadenza anche della seconda rata, e di fatto si obbligano i contribuenti a pagarle entrambe quanto prima: una rateizzazione virtuale, in tempi già notoriamente complicati. Andrà meglio con il saldo, tra qualche mese?

Lo scopriremo solo vivendo. Per ora, chi può, prenda la Delorean e torni indietro nel tempo. Almeno il bollo auto non lo gestisce Teateservizi…


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