Segnalazioni

Lo sfogo di una famiglia: "Con tre figli, di cui uno autistico, chiusi in casa dal 23 in attesa del risultato del tampone molecolare"

È ormai dal 23 dicembre, giorno di esecuzione dei tamponi molecolari presso il drive in di Chieti, che siamo in casa poichè, nel pomeriggio del 22 dicembre, con un tampone effettuato in farmacia, mio marito risultava positivo ed abbiamo dunque attivato tramite i nostri medici di famiglia i tamponi molecolari per tutti noi.

Siamo una famiglia composta da due genitori e tre bambini con una fascia di età compresa tra i 3 e i 7 anni ed il cui secondo figlio è autistico. Premesso che nel mondo ci sono decisamente situazioni ben più gravi e più disagiate della nostra che abbiamo un tetto sulla testa nonchè molti altri confort per rimanere a casa ad attendere i risultati mi chiedo se però l'esecuzione nonchè la refertazione dei tamponi per le persone fragili non debba avere una corsia dedicata e/o preferenziale. Mio figlio, benchè il personale sanitario abbia diligentemente e pazientemente effettuato il tampone, in seguito ha avuto un melthdown che, per chi conosce la problematica dell'autismo, sa benissimo essere un evento estremamente destabilizzante ed attualmente la permanenza in casa, senza uscire nell'attesa della risposta non lo sta e ci sta sicuramente aiutando ad affrontare al meglio la situazione. Mi rendo altrettanto perfettamente conto che la problematica dell'autismo e delle persone più fragili non riguarda tutta la societtà  che in una situazione di emergenza è molto difficile far fronte alle necessità di tutti ma ormai purtroppo il covid è con noi dal 2020 ed in tutto questo tempo se le istituzioni pubbliche non hanno avuto la sensibilità di creare un servizio dedicato a chi è più fragile ritengo che molto dica di questa societa'e della nostra realtà territoriale.

Mi scuso per il dilungare dello "sfogo" e mi auguro almeno che oggi giunga il risultato dei tamponi per sapere il da farsi. Grazie mille.


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