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Raccolta di "Chieti è anche mia", il Comune accetta i fondi, saranno destinati a Terme romane e Museo della Civitella

Normalizzazione nei rapporti fra Comune e Comitato “Chieti è anche mia”. Con una missiva indirizzata al notaio Giovanni Maria Plasmati, che ha curato la parte burocratica e la trasparenza di rendicontazione della raccolta fondi pro-scavi in Piazza San Giustino, il Sindaco Pietro Diego Ferrara ha esplicitato la volontà dell’Amministrazione comunale “di destinare la somma pari ad € 7.000 ad altri interventi di manutenzione sui beni archeologici della città (Terme Romane e Museo della Civitella) con specifica comunicazione da fare ai promotori della raccolta”. Il primo cittadino, nel richiamare l’incontro del 16 giugno, utile a chiarire il perimetro tecnico-giuridico che, a parere, fra gli altri, del vicesindaco ed assessore alla cultura Paolo De Cesare e dell’assessore ai lavori pubblici Stefano Rispoli, aveva impedito l’accettazione della somma, ha formalmente ufficializzato “la richiesta del Comune di voler accettare la donazione con diverso utilizzo su altri beni archeologici della città”. Dovrebbe concludersi così, ossia con un compromesso ispirato dal buon senso e dall'apprezzabile spirito costruttivo nella gestione del bene comune, il braccio di ferro, contraddistinto anche da parentesi di aspro confronto, che ha caratterizzato le relazioni fra le parti. Relazioni nate sotto una buona stella, vista la iniziale, incondizionata disponibilità manifestata dallo stesso Sindaco ma poi, al momento di quagliarne termini e modalità, arenatesi sul terreno dell’impatto che una raccolta fondi mirata ad un precipuo scopo, ancorché sempre pubblicizzata dai promotori in termini di “auspicio”, avrebbe potuto -sempre a dire degli amministratori comunali- generare sui tempi dell’appalto e sulle relative voci di bilancio. Ovviamente, il punto di vista del Comitato “Chieti è anche mia” viaggia su differenti sfumature. Si è insistito spesso sulla natura filantropica dell’iniziativa e sulle perplessità che il diniego di accettazione della somma, per l’approfondimento e la prosecuzione dei sondaggi archeologici nel cantiere di Colle Gallo, ha suscitato viste analoghe iniziative, spesso recepite, in altre parti d’Italia. Ma tant’è. Ogni sito archeologico, o cantiere pubblico a rilevanza monumentale, ha una storia a sé. Dipende dal tipo di appalto, dai fondi disponibili oltre quelli che la Legge prevede quali accantonamenti per ribassi d’asta, dalle possibilità che le Soprintendenze competenti possono giocarsi nei delicati equilibri che governano contatti e sinergie tra le strutture periferiche del MiC e l’apparato centrale dello stesso Ministero. Dipende dalle soluzioni politiche, a problemi tecnici e ad esigenze programmatiche, che un territorio è capace di esprimere. Al riguardo, va comunque riconosciuto all'Amministrazione comunale di aver rimosso gli iniziali limiti interpretativi circa la richiesta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’auspicato svincolo del tesoretto di 353.000 accantonato, come si diceva, a titolo di ribassi d’asta sulla cifra dell’appalto dei lavori di riqualificazione di Piazza San Giustino. E’ infatti in corso la valutazione ministeriale del resoconto inviato dal Comune circa l’impiego della somma. Se tutto andrà, come si spera, per il verso giusto, il tesoretto sarà disponibile in tempi accettabili, verosimilmente entro l’estate. Dunque, a fronte della lodevole, partecipata e trasversale raccolta fondi di privati, quella di “Chieti è anche mia”, stornata su altre voci di pubblica utilità pur nello stesso ambito di rilevanza culturale-archeologica, ritorna di stretta attualità uno strumento di legge [gli accantonamenti per ribassi d’asta] partito con qualche balbettio ma finalmente vicino ad essere sbloccato a beneficio del cantiere antistante la Cattedrale e dei suoi assetti monumentali e funzionali. E nel breve periodo c’è anche in programma un incontro fra il Sindaco ed il Ministro Dario Franceschini proprio per riportare Chieti al centro di una agenda di investimenti e di rilancio che ha già prodotto significativi e visibili benefici ad altri centri abruzzesi.


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