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Piazza San Giustino: parte la raccolta fondi lanciata da “Chieti è anche mia”

Raccolta di popolo. Raccolta di fondi ma anche di idee. Parte la campagna “Chieti è anche mia”, promossa da un comitato spontaneo di privati cittadini che hanno recepito l’incipit del “progetto Mecenate”, lanciato l’11 marzo 2021.

Lo scopo è quello di supportare economicamente l’amministrazione comunale, titolare del cantiere di riqualificazione di piazza San Giustino, negli oneri necessari per gli approfondimenti dei sondaggi, nelle cure della Soprintendenza archeologica, già eseguiti e per quelli previsti nelle porzioni di Colle Gallo non ancora indagate. Ma nel futuro dell’iniziativa c’è un discorso a tutto tondo che implica l’affermazione dell’identità teatina a vario titolo e su diversi livelli, comunque sinergici.

Per ora l’idea parte con la connotazione di un interessante esperimento di “democrazia diretta”, laddove l’apporto costruttivo, argomentato e, se vogliamo, istituzionalizzato dei promotori è improntato alla esigenza di fornire risposte relativamente urgenti alla situazione in divenire che caratterizza l’evolversi dei lavori nel principale spazio pubblico del centro storico. Ma, dai presupposti culturali insiti nel programma del comitato, potrebbe generarsi un effetto volano destinato, questo l’auspicio, al raggiungimento di ulteriori, qualificati risultati per l’intero tessuto cittadino, soprattutto in termini di rilancio “per una città”, così si legge nel manifesto programmatico di ‘Chieti è anche mia’, “che ha compiuto 3202 anni e che deve salvarsi dal lento declino economico e demografico”.

Il comitato si è costituito nei giorni scorsi davanti al notaio Giovanni Maria Plasmati ed è trasversale, apartitico e di esclusiva estrazione culturale. “Sono originario di Matera [capitale mondiale della cultura nel 2019, nda]”, dice il notaio Plasmati [foto], “comprendo quindi benissimo le motivazioni dei promotori perché Chieti è una stupenda città che merita analoghi percorsi di visibilità, nello specifico si parte dagli scavi e, si spera, dalla valorizzazione del patrimonio archeologico sottostante Piazza San Giustino nel contesto di un ambizioso progetto di riqualificazione dell’area che a mio parere dovrebbe essere percepita e fruita come spazio pedonale non fine a se stesso ma aperto alla piena godibilità di spaccati significativi della storia teatina”. Il notaio Giovanni Maria Plasmati, che ha messo a disposizione del comitato la sua collaudata esperienza professionale anche nel ramo dell’associazionismo no profit, ritiene “fondamentale l’esposizione culturale delle progettualità e delle idee riguardanti Chieti città d’arte e di tradizione, circostanze queste che, col concorsuale impegno di associazioni meritorie presenti nel territorio, potrebbero intercettare risorse importanti sia a livello nazionale che di organismi comunitari dell’Unione Europea od anche extracomunitari come l’Unesco”.

Ed ora il comunicato stampa diffuso dai promotori ed esposto dal portavoce, l’avvocato Patrizia D’Agostino del Foro di Chieti. “Abbiamo voluto licenziare”, spiega Patrizia D’Agostino, “una iniziativa per così dire ‘di popolo’, ma non populista. Si tratta di una raccolta fondi trasparente e propositiva, che mira a sostenere l'Amministrazione comunale, in quanto ente pubblico appaltante i lavori di riqualificazione di piazza San Giustino, negli oneri afferenti i sondaggi di archeologia preventiva curati, sotto l'aspetto scientifico, dalla Soprintendenza Chieti-Pescara. ‘Chieti è anche mia’ muove dal lancio del "progetto Mecenate", una idea di largo respiro della quale ci sentiamo partecipi. Nella prima fase della campagna ci rivolgeremo, in particolare, a tutti i cittadini e, successivamente, vedremo di coinvolgere il mondo produttivo del territorio teatino, senza per questo escludere altre opzioni. In estrema sintesi riteniamo che, per poter parlare con cognizione di causa di una eventuale, auspicabile valorizzazione archeologica del sito di Colle Gallo, occorra consentire agli archeologi di approfondire gli scavi e così rendersi conto di cosa realmente ancora nasconda il sottosuolo di piazza San Giustino. E dagli indizi che la piazza sta pressoché quotidianamente rilasciando, abbiamo motivo di stimare in misura significativa il patrimonio archeologico non ancora emerso. Ciascuno può donare quanto crede”.

Queste le modalità di versamento per "donazione 'Chieti è anche mia' ": 1. con bonifico bancario IBAN: IT 89 J 03069 15505 1000 00010375 (intestazione conto PLASMATI GIOVANNI MARIA) 2. online sul sito web gofundme.com: https://www.gofundme.com/f/perche-chieti-e- anche-mia

“Tali modalità operative”, continua l’avvocato D’Agostino, “sono state prescelte, per ovvie ragioni di trasparenza, anche grazie alla preziosa disponibilità dello studio del Notaio Giovanni Maria Plasmati in Chieti. Una garanzia, questa, di serietà e trasparenza di cui andiamo fieri. Ringrazio anticipatamente, a nome degli amici promotori del comitato ‘Chieti è anche mia’, tutti i cittadini, commercianti, artigiani, imprese e piccoli imprenditori che attraverso la loro donazione permetteranno di prolungare ed approfondire gli scavi di archeologia preventiva. L'attenzione mediatica riservata alla piazza e la mobilitazione della società civile sulle tematiche scientifiche e progettuali offerte dai lavori di riqualificazione e dai contestuali sondaggi della Soprintendenza, ha prodotto ottimi risultati che hanno consentito sinergie impensabili quando nel 2020 venne aperto il cantiere".

"Ecco", così conclude Patrizia D'Agostino, "dobbiamo assicurare continuità e concretezza a quegli slanci. E la raccolta fondi sarà l'occasione giusta per dimostrare amore alla Città ed alle sue Istituzioni”.


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