Dalla prima domenica di marzo, la messa delle 11 celebrata da padre Sebastian nella Chiesa di San Domenico, non ci sarà più. Sarà sostituita da un'altra messa alle 8 di sera.

Dopo l'abolizione della celebrazione eucaristica di padre Lorenzo a Mater Domini (anche se da qualche tempo è stata ripristinata la messa delle 10,30), si decide ancora, per un non ben precisato motivo, di abolire un'altra delle celebrazioni più sentite e affollate dai fedeli. Certo, da ora in poi si potrà ascoltare l'omelia del prete argentino alla sera, ma perchè togliere la celebrazione storica della domenica mattina, che nella Chiesa lungo corso Marrucino era davvero tanto seguita, con decine di persone disposte a rimanere in piedi più di un'ora pur di essere lì?

Tra l'altro qui anche la celebrazione eucaristica infrasettimanale è stata anticipata alle 8 del mattino.

Non si capisce bene perchè a Chieti ultimamente, quando si parla di chiesa (e non solo), si va sempre nella direzione opposta a quella che vorrebbe il popolo. Basti ricordare la chiusura della già citata parrocchia di Mater Domni, o di quella del Sacro Cuore. E che dire ancora, della chiusura definitiva della chiesa di Santa Maria della Civitella l'estate prossima?