Segnalazioni

Cambiare medico è un'odissea, il racconto di un cittadino

La macchinetta che eroga i biglietti

Cambiare medico di base è diventata un’odissea per un cittadino di Chieti, che ha deciso di raccontare la sua disavventura a Chieti Today per sollecitare le istituzioni a rendere la vita più facile agli utenti. 

Il medico di famiglia dell’uomo - che preferisce non rivelare il suo nome - è andato in pensione, così ha obbligato i suoi oltre 2mila assistiti a scegliere un altro dottore che abbia ancora posti liberi e che possa seguirli. 

Così stamani (lunedì 12 settembre), il lettore è andato al Cup dell’ospedale vecchio e ha preso il biglietto per la prenotazione, classificato con la lettera S dalla macchinetta erogatrice. Ma accanto al pulsante è incollato un foglio scritto a mano che recita “si serve fino al numero 40”. Il che significa che è inutile aspettare ore, perché dal 41 in poi tocca tornare il giorno successivo. E poco importa se l’utente sceglie comunque di attendere, magari sperando che qualcuno rinunci e ceda il suo posto: l’attesa, anche di ore, non viene ripagata. “Ma se questo ufficio è aperto 5 giorni a settimana e riesce a smaltire solo 40 persone al giorno, quanti mesi ci metterà a servire tutti gli assistiti?”, si chiede il lettore. Tanto più che lo sportello eroga anche altri servizi. 

Nel pomeriggio un nuovo tentativo, al distretto della Asl, ma il cittadino non è riuscito a parlare con il dirigente, né a effettuare il cambio del medico. Così, domani gli toccherà una levataccia, sperando di arrivare presto e guadagnare uno degli ambiti numeri dall’1 al 40, pena un’attesa ulteriore. L'utente minaccia un esposto in procura, rivendicando il suo diritto all'assistenza sanitaria.