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Cultura a Palazzo, sottoscritto in Prefettura l'accordo per continuare le iniziative a tempo indeterminato

L’arte diventa giardino. Urbano nella sua territorialità espressiva, sinergico nelle sue diversità, ultra regionale nel suo messaggio inclusivo. “Il Giardino nel Palazzo”, questo l’evento tenutosi ieri pomeriggio in Prefettura per i tipi del ciclo “Cultura a Palazzo”, produce le sue gemme di arte, poesia, scienza, musica, teatro, storia, letteratura, “per dare continuità”, si legge nella locandina della articolata kermesse, “al progetto di valorizzazione culturale” suggellato dalla firma dell’intesa di collaborazione tra la stessa Prefettura di Chieti, in persona del prefetto Armando Forgione, il “Giardino delle Pubbliche Letture e … non solo”, per esso presente la presidente, nonché funzionario di prefettura, Cinzia Di Vincenzo, ed il “Comitato Cittadino per la salvaguardia ed il rilancio di Chieti”, rappresentato dal coordinatore Giampiero Perrotti.

Una “intesa con durata illimitata, fino alla [eventuale e, per quanto visto, improbabile, ndc] comunicazione di recesso di una delle parti, finalizzata alla realizzazione del programma ‘Cultura a palazzo’ di carattere culturale e sociale per la valorizzazione delle professionalità e delle associazioni culturali operanti sul territorio, nonché per regolamentare la fruizione del Salone storico Prefettizio, al fine di contribuire ad offrire alle comunità occasioni di crescita, socialità e benessere della persona in un’ottica di stretta collaborazione tra Istituzione e Territorio”. “L’ente prefettizio”, spiega Armando Forgione nel suo intervento di benvenuto agli ospiti della folta platea convenuta nel Salone di rappresentanza di Piazza Umberto I, “può mediare, proporre ed anche sviluppare cultura ma non può sostituirsi alle Istituzioni locali, Sindaco Ferrara”, questo l’appello al primo cittadino presente in sala col suo Vice Paolo De Cesare, “con lei c’è stata sempre unità d’intenti, reciproca stima e tanta sensibilità, dunque continui a darmi una mano, per fare queste cose ci vuole solo tanta passione per l’arte, spero che il Paese possa risorgere in una sorta di Rinascimento Italiano, laddove la caratterizzazione nazionale indica l’esclusività di questo periodo storico…”. Ed ancora: “… sono stato e sarò sempre animato dalla passione personale che va oltre il mio ruolo istituzionale di rappresentante del Governo, c’è però un solo problema, parlo di quella burocrazia non collaborativa che spesso rallenta iniziative e processi lodevoli”. A seguire, la chiave di lettura di alcune frizioni di politica estera: “l’Italia è spesso attaccata perché è culla di civiltà, patrimonio artistico e risorse culturali invidiabili ed a volte invidiate, francesi e cinesi, ad esempio, cercano di comprare le nostre eccellenze, in tutti i campi, da quello artistico a quello industriale e tecnologico, nel sottolineare che non abbiamo bisogno di lezioni e di ricette, ritengo debba imporsi un moto d’orgoglio italiano come le testimonianze provenienti da tanti cittadini, anche da quanti non sono nati qui ma si sono integrati a tal punto da diventare addirittura più bravi ed orgogliosamente italiani”. Ad Armando Forgione arriva il plauso ed il riconoscimento dei citati co-firmatari del protocollo d’intesa per la continuità del ciclo “Cultura a Palazzo”. “Signor Prefetto”, dice la dottoressa Cinzia Di Vincenzo, visibilmente emozionata alla vigilia del suo collocamento in quiescenza [ma continuerà a collaborare in via volontaria con la Prefettura per le iniziative culturali da essa promosse],

“La ringraziamo per aver affermato quei valori identitari che conducono alla bellezza ed alla coesione sociale”, mentre le fa eco il giornalista Giampiero Perrotti per il quale “non era affatto scontato, signor Prefetto, che lei ponesse il suo ruolo istituzionale e la sua passione personale al servizio della comunità cittadina, mi consenta di indirizzarle l’omaggio della Città che amiamo con una sola, semplice ma intensa parola: grazie!”. E torniamo al ricco programma di “Il Giardino nel Palazzo”. Numerose e tutte di spessore le performances previste dalla nutrita scaletta. Si spazia dalla musica, con il Maestro Giuliano Mazzoccante al pianoforte ed il giovane violinista Tommaso D’Onofrio impegnati nell’intermezzo sinfonico “Meditatiom” di Jules Massenet, alla lettura di brani raccolti nell’antologia “Noi siamo Natura” di Autori vari [Blanca Luz Pulido, Edward Wilson, Kora Kanamari, Giorgio Caproni, William Blake, Carlo Rovelli], al leggìo Maria Teresa Indirli e Marcella Spaziano del Wwf Chieti-Pescara; dalla Storia, con un ritratto del medico e patriota Gian Vincenzo Pellicciotti [Gessopalena, 20 marzo 1820 – Chieti, 23 settembre 1863], fissato nella sapiente relazione “Non tutti gli eroi sono giovani e belli” del giornalista e presidente nazionale del Wwf Luciano Di Tizio, alla poesia di Jacques Prevert “Questo Amore”, nella maestosa recitazione di Riccardo Iezzi [di “Labirinti Teatro”] ed a quelle di Gabriele D’Annunzio “La pioggia nel pineto”, Luciano Folgore “La pioggia sul cappello” e Camillo Sbarbato “Taci anima stanca di godere”, nella esibizione d’avanguardia di Samuele Marrone, Diego Ciaschetti e Lorenzo La Rovere [“Piccolo Teatro dello Scalo”]; dalla storia dell’arte, con gli appassionati ricercatori del FAI giovani Antonio Masciantonio e Michela Quarta, che hanno rispettivamente illustrato le figure dei pittori Valerico Laccetti [Vasto, 18 giugno 1836 – Roma, 8 marzo 1909] e Basilio Cascella [Pescara, 2 ottobre 1860 – Roma, 24 luglio 1950]; dal teatro dialettale, con Carmela Caiani e Raffaella De Thomasis, applauditissime interpreti di un godibile stralcio della commedia “Il Cielo in una Stanza” [‘Storie di ordinaria follia’] edita dall’associazione “Da grande voglio crescere”, alla tradizione popolare con la spassosa “incursione” del gruppo “Camminando Insieme”, animato da Cristian Patriarca, Emanuela Mennilli, Franca Fioravanti, Raffaele Petrocco.

Citazione a parte per la tredicenne allieva delle medie “Vicentini” Giorgia Caramanico, presidente del Consiglio Comunale delle ragazze e dei ragazzi, verve da leader nonostante la sua giovane età ed amore per la musica, esibitasi al microfono nel brano “The red means I love you” di Madds Buckley. A margine della manifestazione, il maestro Giuliano Mazzoccante, nella sua qualità di direttore artistico del “Teatro Marrucino”, ha annunziato due, prossimi eventi di rilievo: - Il giorno 1 di novembre, h. 18,00, concerto dei 20 musicisti dei “Virtuosi di Kiev” diretto dal maestro Dmitry Yablonsky, complesso che come si ricorderà è stato “adottato” lo scorso maggio grazie ad una iniziativa congiunta di Comune di Chieti, Deputazione Teatrale, Prefettura e Questura; - Il 4 novembre, h. 21, concerto di uno dei più grandi violinisti e violisti in attività, il direttore d’orchestra russo, naturalizzato israeliano, Maxim Vengerov. Dopo la tappa al Marrucino, Vengerov replicherà, il 15 novembre, a Milano.


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