Segnalazioni

Tragitti pericolosi, auto ovunque e cantieri immobili: che odissea camminare in centro

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di un cittadino che si sfoga sulla quantità di tragitti pericolosi da percorrere a piedi, a ridosso del centro storico.

Tragitti pericolosi perchè privi di marciapiedi e isole pedonali, difficoltà di manovra, auto in sosta selvaggia: sono i motivi, meglio sarebbe dire le emergenze quotidiane, che sono costretti ad affrontare i cittadini che si recano a Chieti.

Il massimo del caos si ha quando si scende dalla stradina e si arriva in piazza della Trinità, lì la difficoltà di un pedone nell'attraversarla è massima per la carenza di sicurezza perchè lo spazio è sempre più angusto e le automobili transitano ininterrottamente e in divieto o sostano fin dietro l'edicola e alcune volte impedendo anche l'ingresso al museo disposto nel palazzo ex Enal. La maggior parte delle auto sono in sosta selvaggia e la carenza di sicurezza nel piazzale e nella rotatoria posta al centro della piazza, come un vaso di fiori posto al centrotavola, risulta laboriosissima perchè anche dove vige il divieto di fermata vi sono macchine in sosta per l'intera giornata e tutto ciò è permesso grazie agli scarsi controlli da parte dei Vigili urbani.

Quì poi la cosa più grave e che una moltitudine di persone sosta, davanti alla chiesa della Trinità respirando le velenosissime esalazioni dei motori a scoppio e respirando anche le temutissime PM10 e io credo che una sosta in questa anticamera dell'inferno di un'ora, accorci almeno di una decina d'anni la vita di chiunque, per non parlare dei bimbi costretti nelle carrozzine ad attraversare la piazza trasportati alla Villa Comunale a prendere un pò di fresco. La stradone che una volta conduceva alla Villa è pieno di macchine parcheggiate che ne costituiscono l'inevitabile arredo. Va beh! non formalizziamoci, il sindaco alle ultime elezioni aveva promesso i megaparcheggi e prima o poi questa situazione finirà, andiamocene alla Casina dei Tigli a prenderci un bel gelato!

Arrivati nei pressi della fontana monumentale ci accorgiamo che anche l'antico e glorioso bar è diventato un lussuosissimo bar, dai accontentiamoci di bere l'acqua della fontanella, alla "conchetta rossa" nei pressi del posto dove si poteva vedere il monumento a Chiarini. Continuando nella nostra visita, non è che il resto della città stia meglio, dopo il "pozzo" un'impalcatura che ormai deve avere almeno tre anni e non si capisce se lì stanno rifacendo la facciata o l'intera chiesa di San Francesco. Il palazzo D'Achille è nella medesima situazione da 7 anni e Piazza San Giustino è sempre invasa dalle macchine. Andando avanti così il turista eviterà sempre più di venire sul colle dove le piazze sono diventate dei percorsi di guerra, i palazzi e le chiese sempre rinfasciate dai tubi eternit in perenne rifacimento, alcuni musei chiusi di pomeriggio: ma che dovrebbero venire a fare su da noi i turisti, a respirarsi un po' di esalazioni velenose?