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"Le barriere architettoniche discriminano le persone disabili": l'odissea di muoversi in carrozzina nel centro di Chieti [FOTO]

"Ancora oggi si discrimina il disabile attraverso le barriere architettoniche in edifici pubblici di notevole rilevanza. Credo personalmente che Il livello di civiltà di un popolo e di uno Stato si misura anche dalla capacità di assicurare alle persone con disabilità inclusione, pari opportunità, diritti e partecipazione a tutte le aree della vita pubblica, sociale ed economica".

È lo sfogo di Lorenzo Torto, giovane in carrozzina, che racconta le fatiche quotidiane di spostarsi in una città, come Chieti, dove le barriere architettoniche sono ovunque e rendono difficoltosa l'autonomia delle persone diversamente abili. 

Nelle fotografie scattate da lui stesso, si fa riferimento agli ostacoli in largo Cavallerizza, nei pressi di palazzo di giustizia. Pali e gradini dei marciapiedi fanno da ostacolo e rendono il marciapiede inutilizzabile, così da essere costretti a camminare in mezzo alla strada.

"La persona disabile che usufruisce del posto auto - spiega Torto - una volta sceso dall'auto, per raggiungere gli uffici del vicino tribunale o il centro cittadino deve necessariamente occupare la sede stradale con tutti rischi del caso. Infatti, anche nel percorso che dal parcheggio arriva agli uffici giudiziari sono presenti ostacoli che rendono il marciapiede del tutto inutilizzabile per la presenza di pali di grosse dimensioni che fanno parte dell'impianto filoviario cittadino, posizionati in modo da impedire il passaggio ad una persona con sedia a ruote. Non ci sono parole per descrivere tale situazione provo personalmente una grande amarezza e delusione nel vedere ancora oggi tutto questo. Non si può calpestare la dignità di chi soffre in questo modo".


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