Segnalazioni

Accordo tra Asp e Asl per l'erogazione dei servizi di assistenza sanitaria agli anziani 

Il presidente Asp Ezio Tilli ed il dg Asl Thomas Schael

E' stato stipulato giovedì 13 luglio il contratto di erogazione dei servizi di assistenza sanitaria agli anziani tra la Asp 01 Chieti e la Asl 02 Chieti, con conseguente assegnazione del budget relativo al triennio 2023/24/25. Il rapporto negoziale sottoscritto tra il presidente Asp Ezio Tilli ed il dg Asl Thomas Schael rappresenta una innovazione epocale disciplinante il ruolo delle due aziende pubbliche nei rapporti di erogazione dei servizi sanitari.

Questo è il primo contratto che riconosce alla Asp la sua natura pubblica di erogatore di servizi sanitari, nel passato purtroppo i contratti classificavano l’Azienda servizi alla persona teatina nell’anomala individuazione giuridica di azienda a natura privatistica. E’ anche il primo contratto che si stipula direttamente tra Asl e Asp, i precedenti venivano siglati con la Regione Abruzzo.

Il rapporto a tre soggetti (proprio per il fatto di trattare la Asp - ex Ipab - al pari dei soggetti privati) ha sempre generato difficoltà applicative sia in termini di budget, di setting, di unità di personale da assistere ed in più occasioni si è dovuto ricorrere ad impugnative giudiziarie per dirimere le controversie. Le passate esperienze in relazione alle diverse interpretazioni regolamentari hanno imposto un confronto serrato e rispettoso dei ruoli che è durato l’intero primo semestre dell’anno in corso ed ha visto impegnati per la Asp il presidente Ezio Tilli, il consigliere avvocato Augusto Di Boscio e il direttore Asp Luisa Caramanico. Il gruppo di lavoro della Asl era composto dal dottor Francesco Bellisario, dall’avvocato Antonio Iuliano e dal direttore amministrativo Giovanni Stroppa.

Entrambi gli enti sono stati affiancati dai rispettivi consulenti legali, Antonella Bosco e Paolo Sperduti. Il confronto è stato sempre incentrato, dalle parti, nella convinta volontà di ricercare le migliori pattuizioni possibili nel primario ed esclusivo interesse di assistere le persone bisognose. Il budget annuale pattuito è di 1.886.000 euro, con un incremento di circa 200.000 euro in riferimento al triennio precedente. Inoltre si è determinata anche la capacità assistenziale individuata in 104 posti letto suddivisi in base al setting in n° 48 RP anziani e n° 56 RP disabili, dove tale suddivisione è da ritenersi dinamica, consentendo l’immediata possibilità di crescita di circa 10 unità (attualmente la Asp assiste 96 ospiti); alla Asp viene infatti data la facoltà di incrementare, nel triennio di contratto, tale numero fino a 114 posti letto in relazione alla propria capacità di adeguamento strutturale ovvero dell’adeguamento a norma di altre stanze.

Per questo progetto di crescita, è stato redatto un cronoprogramma di lavori a cui hanno lavorato in affiancamento al CdA (Tilli-Di Boscio) le risorse interne dell’ente, d.ssa Luisa Caramanico, ing. Gabriele Mancini, il direttore medico di struttura dottor El Zohbi Bassam ed un gruppo di collaboratori esterni. Va precisato che la Asp ha un accreditamento provvisorio ad esercitare l’attività per 198 posti (di cui 138 nella sede centrale di piazza Garibaldi), ma ci si è voluti limitare ad una ipotesi di crescita, sostenibile e attuabile, in relazione alle limitate possibilità di investimenti.

Nella piena e convinta soddisfazione del risultato raggiunto va comunque segnalato che la piena tranquillità di sopravvivenza della Asp passa per altri due traguardi che dovranno essere perseguiti: l’adeguamento della diaria, stabilita nel 2002 e mai aggiornata nemmeno degli adeguamenti Istat (la Regione Abruzzo ha avviato la costituzione di un tavolo di monitoraggio per l’aggiornamento della diaria agli effettivi attuali costi), il pagamento della compartecipazione assistenziale in capo ai Comuni il quale rappresenta circa il 40 % del fatturato Asp per un ammontare di circa 600.000 euro annui in aggiunta ai pagamenti della Asl (restante parte, ovvero chi non ha diritto al sostegno pubblico viene pagato direttamente dall’ospite) .

Questo metodo di rimborso, imposto con decreti del presidente giunta regionale D’Alfonso n° 91 del 13.08.2014 e n°6 del 23.12.2014, genera una difficoltà a mantenere un equilibrato flusso di cassa. Difatti la compartecipazione pubblica viene incassata dalla Asp, quando va bene, con una media di oltre 12 mesi di ritardo ed in parecchi casi si è costretti ad affidare l’azione di incasso ad avvocati.


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