Politica

La Regione si difende dopo le accuse del presidente del Mastrogiurato: "Responsabilità del Comune di Lanciano"

Il consigliere Monticelli respinge le accuse di Marfisi, che dopo 19 anni alla guida della storica associazione ha rassegnato le dimissioni a causa del ritardo nell'erogazione dei fondi regionali

Il consigliere regionale Luciano Monticelli

Dopo le dimissioni del presidente dell'associazione Mastrogiurato Danilo Marfisi, che pochi giorni fa aveva denunciato i cronici ritardi nell'erogazione dei contributi regionali per la manifestazione, il consigliere regionale delegato alla Cultura, Luciano Monticelli, respinge al mittente le accuse e assicura che è tutto in regola. 

In particolare, per quanto riguarda i contributi relativi agli anni 2016 e 2017 già deliberati per l'associazione lancianese, Monticelli spiega: 

Mi spiace contraddirlo, ma per quanto riguarda il contributo 2016 parliamo di 125mila euro che la Regione Abruzzo ha liquidato nell'aprile 2017 al Comune di Lanciano, con il quale chiediamo pertanto a questo punto a Marfisi di fare chiarezza.

Per quanto riguarda l'iter relativo al contributo 2017, che secondo il consigliere è stato gestito "nel rispetto delle procedure", si parla di una somma che rientra nei contributi concessi con i fondi Fsc per attività immateriali, che per essere liquidati necessitano di un iter diverso, essendo fondi di derivazione ministeriale.

Anche in questo caso, il beneficiario è il Comune di Lanciano, che è stato più volte sollecitato in merito. Le schede sono state consegnate nel mese di maggio e così, lo scorso 14 settembre, tutti i soggetti beneficiari sono stati convocati per la sottoscrizione delle concessioni del contributo.

A questo punto è di nuovo il Comune di Lanciano che deve liquidare la somma, mentre la Regione, senza rendicontazione, non può pagare il contributo al Comune.

Conclude il consigliere:

La Regione Abruzzo è più volte intervenuta in merito, sollecitando l'ente comunale a procedere con la liquidazione, senza la quale dunque l'ente regione non ha possibilità di andare avanti.


Si parla di