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Visita guidata alla chiesa di San Biagio a Lanciano

Giovedì 18 luglio, dalle ore 21.30, visita guidata alla Chiesa di San Biagio, nel quartiere di Lanciano Vecchio a cura di Domenico Maria Del Bello, , Ispettore Archivistico Onorario per l’Abruzzo. L'iniziativa fa parte del programma di "Chiese aperte", il progetto di accoglienza turistica promosso dall’Associazione “La Santa Casa” di Lanciano finalizzato ad accogliere i numerosi pellegrini che arrivano a Lanciano per visitare il Miracolo eucaristico, formare volontari per l’apertura delle chiese e quest’anno realizzare un sito internet per conoscere la Città di Lanciano e la sua storia che sarà ospitato su BEWEB, il portale dedicato alla cultura della Chiesa Cattolica. La visita guidata è organizzata da La Santa Casa, associazione di volontariato, che ospita Erity International. 

La chiesa di San Biagio, dopo la demolizione di San Maurizio avventa nel XIX secolo, è la chiesa più antica della città di Lanciano essendo citata in un documento del 1059. La chiesa fu parrocchia fino al 1827 e rimase aperta al culto fino al 1860 anno in cui venne sconsacrata. Tornò ad essere riaperta al culto nel secondo dopoguerra diventando sede della Confraternita di Maria Santissima dei Raccomandati, che vi si trasferì dalla distrutta chiesa di San Giovanni.

Il campanile, ornato da una bifora a sesto acuto nel secondo ordine, che si eleva sopra la chiesa, e un’elegante finestra, pure a bifora, nella parte più bassa fu innalzato nel 1345 ed in origine ospitava alla sua base una piccola cappella dedicata a San Giorgio di cui rimane il piccolo portale gotico.

L’interno è caratterizzato dalla semplice copertura a capriate ma conserva, dell’antico apparato decorativo, una rarissima lunetta in stucco dipinto di epoca tardo medievale raffigurante l’Annunciazione come pure si è conservato il suggestivo ipogeo romanico, che con ogni probabilità è il più antico luogo di culto, costituito da un unico ambiente absidato.

All’interno della chiesa si possono ammirare tre statue lignee la più antica delle quali è quella di S. Biagio, risalente al XIV secolo. Vi sono poi la settecentesca statua di San Isidoro Agricola della bottega dello scultore lancianese Domenico Renzetti, e la Madonna della Candelora capolavoro di scultura barocca napoletana che si deve alla mano dello scultore Giacomo Colombo.
La sera del 3 febbraio la chiesa viene aperta ai fedeli e vi si svolge la tradizionale benedizione della gola. Una leggenda ritiene che, avviandosi il Santo Vescovo al supplizio, avrebbe salvato dal soffocamento, posandogli una mano sulla gola, un bambino cui era rimasta di traverso la spina di un pesce. San Biagio fu anche protettore della corporazione dei cardatori, antichi lavoratori della lana, che per il loro lavoro utilizzavano un tempo i fiori spinosi del cardo.


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