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Pecci e D'Abbraccio protagonisti di "Un tram che si chiama desiderio" a Lanciano

Tutto esaurito anche per il secondo spettacolo della stagione di Prosa del Teatro Fenaroli di Lanciano. Il cambio data da venerdì 29 novembre a sabato 30 novembre non ha scoraggiato gli appassionati volenterosi che non vogliono perdere la messa in scena del testo di Tennessee Williams, tradotto da Masolino D’Amico.

Sabato 30 novembre, alle ore 21, infatti, Gitiesse Artisti Riuniti metterà in scena “Un tram che si chiama desiderio”, per la regia di Pier Luigi Pizzi, un testo del 1947, amato e odiato, conosciuto in tutto il mondo, pietra miliare del teatro e del cinema. Dopo l’adattamento cinematografico, diretto da Elia Kazan, premiato con l’Oscar, con protagonisti Vivien Leigh e Marlon Brando, il dramma è ancora oggi letto e rappresentato con interesse ed emozione. La tragedia, premio Pulitzer nel ’47, mette per la prima volta l’America allo specchio su temi come omosessualità, sesso, disagio mentale, problematiche familiari, maschilismo, femminilità maltrattata, ipocrisia sociale: una storia che alzava il velo sulla macchina oppressiva della famiglia, sull’anima ipocrita dei pregiudizi e sulla feroce stupidità delle paure morali.

Protagonisti due volti noti ed apprezzati dello spettacolo: Mariangela D’Abbraccio, grande interprete del nostro teatro, reduce dal successo di “Filumena Marturano” due anni fa al Fenaroli, e Daniele Pecci, attore di grande talento che, nonostante i successi televisivi e nel cinema, torna sempre ai grandi ruoli nel teatro.


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