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Lu Sand'Andonie, rievocazione sabato a San Giovanni alta

La rievocazione de "Lu Sand'Andonie " si svolgerà sabato 19 gennaio, a San Giovanni Teatino alta. Come ogni anno torna la grande festa nel centro storico collinare con la rappresentazione teatrale, dedicata a Sant'Antonio Abate, con gruppi folkloristici di diversa provenienza. La piazza di San Giovanni alta sarà il palcoscenico naturale, con i personaggi della tradizione, della coinvolgente rievocazione delle tentazioni del demonio al Santo abate ed eremita egiziano. Sant'Antonio, infatti, che conduceva una vita molto ritirata, era tormentato da tentazioni fortissime, dubbi lo assalivano sulla validità della sua vita solitaria. Il Santo, coperto da un rude panno, si chiuse in una tomba scavata nella roccia. Qui sarebbe stato  
aggredito e percosso da demonio. Senza sensi venne raccolto da persone che si recavano alla tomba per portargli del cibo e fu trasportato nella chiesa del vicino villaggio. Nella piazza di San Giovanni alta ci saranno anche stand gastronomici per degustare pizze fritte, polenta al sugo, "ciff e ciaff", formaggio, prosciutto, panini con la porchetta e dell'ottimo vino locale. Alle ore 18.30 ci sarà la rassegna all'interno della palestra della scuola primaria di San Giovanni Teatino alta. La serata proseguirà con balli e canti folcloristici.

Organizzata dalla Pro Loco di San Giovanni Teatino "Primavera '94", la festa vuole far rivivere e trasmettere i valori della tradizioni contadin attraverso la riproposizione di antichi canti e balli della trazione popolare e la degustazione di prodotti tipici, dal vino all'olio ai dolci. "Lu Sand'Andonie" di San Giovanni Teatino riveste finalità sociali e aggregative, per avvicinare le persone, vecchie e nuove generazioni, formando un più coeso tessuto sociale nella locale comunità. Il Comune ha concesso all'associazione Pro Loco di San Giovanni Teatino "Primavera '94" il patrocinio quale diretto sostegno alle finalità sociale e culturale dell'iniziativa.

Sant’Antonio Abate, egiziano di nascita e morto nel deserto della Tebaide il 17 gennaio del 357, è considerato un Santo protettore degli animali domestici che di solito viene raffigurato con accanto un maialino che reca al collo una campanella. Questa particolare festa, oltre a ricordare gli animali e la vita del Santo, scandisce anche il tempo tra le semine e i raccolti in agricoltura. Secondo la tradizione e sulla base di antiche leggende, durante la notte di Sant’Antonio Abate agli animali è data la facoltà di parlare.


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