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A Gessopalena si racconta il Natale con le farchie di Fara Filiorum Petri

Venerdì 27 e sabato 28 dicembre, dalle ore 18, nel suggestivo scenario del borgo medievale di Gessopalena, è in programma l'evento “Raccontiamo il Natale”, nato da un’idea di Carmine Simone, teologo, per la regia di Gabriele Tinari e patrocinato dai Comuni di Gessopalena e Fara Filiorum Petri.

La voce del pastore errante, affidata a Leo Di Paolo, traghetterà gli spettatori indietro nel tempo, nella narrazione della nascita di Gesù Bambino, fino all’adorazione alla capanna, dove ci saranno san Giuseppe, interpretato da Giuseppe Di Paolo e la Madonna, da Giulia Di Paolo.

L’evento si realizzerà con la collaborazione del Teatro Possibile, Amici del Borgo Le Caltàpie, e del Coro Mastro Davide di Gessopalena diretto dal maestro Emanuele Rosa. Saranno inoltre presenti, tra le antiche case di gesso, le Farchie di Fara Filiorum Petri.

Quando nasce un bambino, al giorno d’oggi, s’appone una coccarda, rosa o azzurra, per celebrare l’evento. Nei giorni successivi alla nascita, nella casa dei genitori, si recano parenti ed amici per conoscere il neonato e portargli dei doni. Qui troveranno in cambio, dolciumi e bevande di cui la dimora, è piena nei mesi successivi al lieto evento. Queste sono le nostre tradizioni. Ma da dove nascono? “Raccontiamo il Natale” intende far prendere coscienza che tutto parte dalla natività. Le coccarde ricordano la stella cometa, che guidava re magi e pastori adoranti nel luogo santo, esattamente come oggi indicano quelle dimore baciate dal lieto evento.

Betlemme significa “casa del pane” e Gessopalena, nei due pomeriggi dedicati al presepe vivente,  offrirà ai visitatori pane azzimo e vino e ai bambini pizzelle e cioccolato.

Quando i viandanti giunsero per l’adorazione, in cambio ricevettero il sorriso di un bambino straordinario, giunto per salvare gli uomini.

L’ingresso all’evento prevede un contributo volontario di minimo 5 euro.


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