Economia

Honda, la produzione dei motocicli si trasferisce da Atessa all'Asia

Allarme dei sindacati Uil-Uilm, Fiom-Cgil e Fim-Cisl: da novembre 2012 l'azienda trasferirà la produzione del motore e dei componenti dei motocicli in Thailandia e Vietnam

La Honda di Atessa

Il cuore pulsante della produzione del motociclo Honda presto passerà da Atessa all'Asia. L'azienda Honda ha infatti deciso che a partire da novembre 2012 la produzione del motore e dei componenti dei motocicli avverrà in Thailandia e Vietnam. Allo stabilimento di Atessa rimarranno i pezzi da assemblare.

Una decisione inspiegabile per i sindacati Uil-Uilm, Fiom-Cgil e Fim-Cisl, che denunciano all'unisono la grave situazione della Honda Italia, presente in Val di Sangro dal 1971, unico stabilimento in Abruzzo ad avere il 34% dei componenti che si costruisce nella stessa regione e oltre 2.000 lavoratori.

"In questo modo 90 operai, tra indotto e diretti, solo con il trasferimento, vanno fuori -  spiega il segretario della Uil-Uilm di Chieti Nicola Manzi - in piu', questa operazione mette a rischio il futuro di circa 2.250 addetti che direttamente o indirettamente lavorano per la Honda. Il mercato dello stabilimento è soprattutto in Italia, per il 50%, e a luglio 2011 abbiamo firmato insieme all'azienda un patto per la competitività che ci ha portato a fare 43 giorni di cassa integrazione, perchè è nostro interesse difendere il lavoro in questo territorio. Con questo trasferimento la Honda viola quell'accordo: perchè trasferire in Thailandia e Vietnam il cuore pulsante della Honda Italia?".

Quello di Atessa è l'unico stabilimento di produzione europeo della casa giapponese, che nel 2011 ha impiegato direttamente circa 800 operai per la produzione di motocicli, in particolare Sh 125cc e 150cc. Il trasferimento della produzione farebbe risparmiare, secondo il segretario provinciale della Fim-Cisl Domenico Bologna, circa 300 euro sul costo dei motocicli, attualmente intorno ai 3.000 euro. "Vogliamo vedere gli investimenti - ha detto Bologna - e le strategie dell'azienda per questo stabilimento. E' l'unico modo per sgombrare il campo dagli equivoci e tutelare il territorio".

Nelle prossime ore l'azienda comunichera' il 'mega layout', comunicherà cioè chi dovra' lavorare per l'indotto Honda. "Anche da quel documento  -spiega il segretario provinciale Fiom-Cgil Marco Di Rocco - capiremo se lo stabilimento Honda Italia continuerà ad essere in futuro il centro strategico di Honda in Europa".
 


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