Economia

Presidio contro la chiusura della Acs di Atessa: i lavoratori si incatenano davanti ai cancelli

La direzione aziendale ha comunicato nuovamente la volontà di chiudere il sito produttivo. Labbrozzi (Fiom-Cigl): "Nulla è stato fatto per la Val di Sangro dalle istituzioni"

Presidio permanente in atto da oggi davanti alla Acs di Atessa: la direzione aziendale ha comunicato nuovamente al tavolo sindacale la volontà di chiudere il sito come accaduto tre e due anni fa quando, dopo settimane di sciopero, l'azienda rinunciò ed accettò di ricorrere alla Cassa Straordinaria e poi di attivare la procedura per usufruire di due anni di solidarietà.

“Ad oggi torniamo ad avere la procedura per cessazione di attività e chiusura definitiva del sito produttivo di Atessa sul tavolo” riferisce il segretario provinciale della Fiom Cgil, Davide Labbrozzi che non esclude uno sciopero dell’intera area industriale .

Lunedì prossimo, alle 9, i lavoratori si incateneranno ai cancelli in attesa che si apra una vera discussione sulle questioni.

“In questi tre anni – spiega Labbrozzi -  la Val di Sangro non ha visto l'interesse delle Istituzioni, impegno atto a rilanciare un territorio devastato dalla crisi ed in grave pericolo di vita. Nulla è stato fatto per le aree industriali e nessuna interlocuzione c'è stata con le aziende che stanno morendo lentamente”.

Da qui la protesta dura affinché l’azienda ritorni sui suoi passi.


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