Cronaca

Scuole a rischio: i 5 Stelle divulgano gli studi di vulnerabilità sismica

Assemblea pubblica in piazza Carafa. Sedici scuole, dai nidi alle medie, sotto la lente di ingrandimento. Gli studi di vulnerabilità sismica commissionati dal Comune tra il 2010 e il 2011

Indice di vulnerabilità sismica pari o prossimo allo zero in gran parte delle scuole comunali di Chieti. E’ quanto emerso nel corso dell’assemblea pubblica svoltasi venerdì sera nella sede della delegazione comunale in piazza Carafa e promossa dal Movimento 5 Stelle Chieti.

Una situazione decisamente preoccupante, quella emersa dalle schede riassuntive compilate dai responsabili tecnici dopo le prove effettuate su ogni edificio scolastico e proiettate davanti a una platea composta prevalentemente da genitori. Sedici le scuole, tra asili nido, materne, elementari e medie che dal 2010 sono state oggetto di studi di vulnerabilità sismica commissionati dal Comune di Chieti e che i consiglieri comunali del M5S Argenio e D’Arcangelo hanno voluto divulgare “non per generare allarmismo, ma per non continuare a credere a chi ci ha detto che tutte le scuole di Chieti sono sicure e a chi minimizza gli eventuali rischi asserendo che Chieti non sarà mai interessata da alcun terremoto”. Il rischio è che le strutture con un indice di vulnerabilità prossimo allo 0 non reggano in caso di terremoto.

Gli istituti più a rischio sarebbero quelli che ospitano l’asilo nido di via Arenazze, la scuola dell’infanzia di via Amiterno, la scuola primaria Corradi, la scuola di via Bosio, la media Mezzanotte.

Le scuole adeguate alla normativa tecnica antisismica sono 7 su 32 presenti a Chieti. Quelle oggetto di miglioramento sono l'infanzia e la primaria di via Lanciano, dove i lavori sono stati eseguiti, la scuola De Lollis dove però sono stati interrotti, mentre nelle scuole dell'infanzia e primaria di Madonna del Freddo e al Villaggio Celdit gli interventi previsti non sono mai partiti. VIDEO: NASCE IL COMITATO SCUOLE SICURE

Nel corso dell'incontro si è affrontato il tema del reperimento dei fondi necessari all'adeguamento sismico delle scuole proponendo di dirottare i fondi disponibili per altri progetti verso la sicurezza degli edifici scolastici, chiedendo un impegno concreto agli amministratori locali. Nel dibattito in sala si è parlato anche di coinvolgere i dirigenti scolastici per valutare la chiusura delle scuole con gli indici più bassi, spostando gli studenti verso edifici più sicuri o Musp.

All'incontro hanno partecipato anche la consigliera regionale Sara Marcozzi e il deputato Gianluca Vacca, che ha presentato alcuni emendamenti al decreto recentemente approvato dalla Camera relativo alle verifiche della vulnerabilità sismica in tutte le scuole italiane situate nel cratere.

Presente anche il Gruppo terremoto sicurezza scuole: “Ciò che abbiamo potuto constatare – il commento a margine dell’assemblea-  è che la situazione, come molti di noi immaginavano, è di estrema gravità. Nessuna scuola, tra le 15 citate, risulta essere adeguatao. Accanto a ciò è evidente il fatto che risultino mancanti le prove di molti altri edifici scolastici, per gran parte di pertinenza provinciale. Se per molti aspetti possiamo, in qualità di genitori, ritenerci soddisfatti della divulgazione di tali indici, non possiamo non esprimere il nostro più totale disappunto sui dati tecnici ottenuti. Tali dati infatti risultano in possesso della nostra amministrazione già da anni, senza che mai, fino ad oggi, vi sia stata alcuna comunicazione nei confronti dei fruitori delle strutture scolastiche.

Tale comportamento non può considerarsi accettabile da parte di chi con i voti della gente occupa un ruolo che, per definizione, è al servizio della gente. D'altro canto – chiudono - dobbiamo esprimere solidarietà verso i nostri dirigenti scolastici che assorbono tutto il peso di questa responsabilità, abbandonati anch'essi dalle istituzioni. Questa nostra solidarietà tuttavia non può essere incondizionata, ma è e sarà la conseguenza di un'alleanza tra loro e noi genitori nel trovare risposte e soluzioni”.


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