Cronaca

Project financing ospedale, scaduto tempo per la valutazione

Sara Marcozzi del Movimento 5 stelle torna a chiedere alla Asl di rinunciare al progetto dispendioso

Sarebbe scaduto oggi (30 aprile), il termine entro cui la Asl avrebbe dovuto analizzare la convenienza economica del project-financing per il nuovo ospedale di Chieti. E Sara Marcozzi, consigliera regionale del Movimento 5 stelle, torna ad incalzare l’azienda sanitaria, affinché bocci definitivamente il progetto. 

“Mi auguro che tutti i soggetti che hanno studiato e valutato la proposta - dice - in particolar modo, il direttore della Asl Flacco e l'assessore alla Salute Paolucci, abbiamo condiviso il contenuto la lettera da me inviata il 4 Aprile e con la quale li invitavo a sospendere, e quindi a non procedere alla costruzione del nuovo ospedale attraverso il project-financing presentato dalla Maltauro”. 

Nelle ultime settimane, in diverse occasioni, i 5 stelle hanno fatto leva sulle spese eccessive da affrontare per un progetto del genere. “Si tratta - spiega Marcozzi - di una speculazione di quasi 1 miliardo di euro che non porterà nessun beneficio alla sanità e ai pazienti, nessun posto letto più, nessun servizio in più, fra l'altro, senza una programmazione della rete ospedaliera che tenga conto dei veri bisogni del territorio”. 

“Come specificai nella missiva indirizza il 6 Aprile, autorizzare questa operazione potrebbe ipotizzare un danno erariale di proporzioni bibliche. La Asl e l'assessorato hanno avuto 60 giorni di tempo per analizzare il progetto, auspico che abbiano dato una sguardo anche allo studio che il Movimento 5 stelle ha presentato nella conferenza stampa del 14 Marzo scorso e nel quale si denunciava l'ingente spreco: oltre 3,2 miliardi di canoni in 30 anni, quasi 50 milioni di euro per remunerare la società di progetto che gestirà i servizi, la perdita del controllo e della gestione della diagnostica e tanto altro. Come ribadito in tutte le occasioni, il Movimento non è contro la ristrutturazione/costruzione di un ospedale a Chieti ma vuole che si proceda, come si è sempre fatto, in maniera autonoma e senza il ricorso alla finanza di progetto”.

“Proprio di qualche giorno fa lo studio dell'Agenas che conferma i dati negativi della nostra regione. L'assessore alla Salute non ha ancora presentato il Piano Sanitario, lo stesso vale per il Piano della Riorganizzazione della Rete Ospedaliera: attendiamo da ormai 24 mesi, al netto degli annunci del presidente D'Alfonso, l'uscita dal commissariamento. Nel frattempo si sono chiusi ospedali, punti nascita, sempre più letti nei corridoi e personale insufficente a garantire un servizio dignitoso ai pazienti” conclude Marcozzi “gli abruzzesi hanno bisogno di tutto, fuorché soldi spesi male in cemento”.


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