Cronaca

Dopo anni di violenza trova la forza di denunciare il compagno: arrestato un 35enne

Ieri pomeriggio l'uomo, già ai domiciliari, è stato portato nel carcere di Madonna del Freddo. I carabinieri sono intervenuti su segnalazione dei vicini dopo l'ennesima aggressione

Per anni ha subito le botte del compagno, che le aveva reso la vita impossibile e non ha esitato a picchiarla anche davanti ad altre persone. Alla fine, una giovane di 27 anni ha trovato il coraggio di denunciare e consentire ai carabinieri della compagnia di Chieti di intervenire tempestivamente per porre fine all'incubo. 

L'uomo, che tra l'altro si trovava agli arresti domiciliari per questioni di droga e banconote false, ieri pomeriggio è finito in manette: si tratta di M.A., 35 anni, originario di Cerignola (Foggia). Si tratta della prima operazione dopo l'entrata in vigore della nuova legge sulla violenza di genere. 

Oltre a picchiare più volte la giovane compagna, finita ripetutamente all'ospedale, l'uomo, che non avrebbe potuto avere contatti con estranei, ha frequentato persone pregiudicate e assunto sostanze stupefacenti. 

L'ultimo episodio pochi giorni fa, quando la ragazza è rientrata da lavoro ed è stata accolta con pugni, schiaffi e calci dal compagno. A difenderla è intervenuto un collega, che è riuscito a bloccare fisicamente il violento. I carabinieri, allertati immeditamente dai vicini, hanno trovato uno spettacolo eloquente. Sul tavolo c'erano i residui di una dose di eroina appena consumata dall'uomo. La casa era a soqquadro e in un angolo c'era la donna, con segni evidenti sul viso, terrorizzata al punto da non riuscire neppure a parlare. 

I militari hanno raccolto le testimonianze dei presenti, dei parenti e anche delle persone che avevano contattato il 112. Tutti hanno confermato le frequenti aggressioni fisiche e verbali subite dalla giovane. Dopo aver relazionato in procura al sostituto procuratore Lucia Anna Campo, è scattato l'arresto del 35enne, su disposizione del gip Andrea Di Berardino, che ne ha disposto la reclusione nel carcere di Madonna del Freddo. 


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