Cronaca

Da oggi l'Aca gestisce l'acqua e le fogne di Chieti, ma le bollette saranno più pesanti

Formalizzata con la firma di un protocollo la cessione obbligatoria per legge. Per il primo periodo la società acquedottistica lavorerà al fianco di Teate Servizi

Formalizzata la cessione delle reti idriche e fognarie teatina all'azienda acquedottistica Aca, che si occuperà della gestione delle acque nere e chiare. Restano invece di competenza dell'ente i fossi, le acque chiare piovane e quelle di smaltimento. Chieti è stato l'ultimo Comune a definire il passaggio, obbligatorio per legge, con la firma, lunedì (3 luglio) del protocollo per la cessione in comodato d'uso del sistema idrico integrato. 

In questa prima fase, almeno fino alla fine dell'anno, Aca collaborerà con Teate Servizi per quel che riguarda le letture dei contatori e le bollette. I quattro operai del servizio idrico comunale ancora in servizio sono passati all'azienda aquedottistica con l'obbligo, per almeno tre anni, di operare un giorno della settimana lavorativa per il Comune di Chieti. A questo punto, però, cambia tutto: l'Aca sarà l'interlocutore a cui i cittadini dovranno rivolgersi per segnalare guasti, rotture, problemi di approvigionamento. E sarà l'Aca a doversi occuparsi della manutenzione, cosa che ha già iniziato ieri (martedì 4 luglio) con un intervento in via Vittorio Veneto, cui poi ne seguiranno altri nella parte basse a alta della città. Il Comune ha già messo a disposizone dell'azienda alcuni locali per aprire uno sportello in cui accogliere i cittadini, ma al momento il posto non è ancora stato scelto.

Il passaggio è stato illustrato stamani in conferenza stampa dal sindaco Umberto Di Primio e dall'assessore ai Lavori pubblici Raffaele Di Felice. "C'è stato un lavoro preliminare, con lo studio dell'intera rete", ha spiegato il sindaco, che si è detto fiducioso in merito a questo passaggio: "Aca ha un piccolo tesoretto per realizzare investimenti, abbiamo già comunicato quali sono le priorità da affrontare". 

In particolare, il Comune ha indicato all'Aca i punti in cui la manutenzione è più urgente e l'impegno per la realizzazione di un nuovo serbatoio a servizio della parte bassa della città. Quello di via Orsogna, che fornisce l'acqua alla zona intorno alla stazione, è troppo basso rispetto ad alcuni palazzi, per cui spesso ci sono problemi di approvigionamento, soprattutto ai piani più alti, dove i rubinetti restano a secco per ore. Un nuovo serbatoio potrebbe sopperire a questa inefficienza ormai cronica. Tra le priorità indicate all'Aca, anche il completamento della rete fognaria.

Ma concretamente, interlocutore a parte, cosa cambia per i cittadini? A pesare di più, saranno le bollette. "Ma questo - chiarisce Di Felice - non dipende dal Comune, né dal passaggio delle reti all'Aca". Secondo quanto spiegato dall'assessore ai Lavori pubblici, infatti, attualmente il Comune di Chieti ha applicato tariffe idriche più basse rispetto agli altri Comuni di competenza della stessa azienda acquedottistica. Ma le tariffe dovranno essere uniche per tutti i territori, dunque quelle teatine verranno rimodulate per adeguarle alle altre. 

In più, nell'immediato, i cittadini di Chieti potranno vedersi arrivare due bollette. Ma non si tratterà di un errore: "Il nostro sistema di riscossione è diverso. Fino a oggi - spiega ancora Di Felice - il Comune di Chieti ha inviato le bollette relative ai consumi dell'anno precedente, mentre l'Aca riscuote nell'anno in corso. I pagamenti, dunque, potrebbero coincidere". 

Passato il primo periodo di certo poco roseo per le tasche dei contribuenti, però, tutto dovrebbe - il condizionale è d'obbligo - andare a regime già dalla fine del 2017. "Ovviamente - puntualizza ancora l'assessore - il Comune non sparisce: l'Aca è responsabile del servizio, ma se i cittadini ci segnaleranno disservizi o problemi, provvederemo noi a comunicarli". 


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