Cronaca

Caro pedaggi A24/A25: Di Primio e gli altri pronti alla manifestazione nazionale

Il sindaco: "L’autostrada non può essere considerata un bene di lusso ma una infrastruttura fondamentale". Con gli oltre 90 amministratori parteciperà alla manifestazione del 19 settembre a Roma

Sindaci e amministratori d'Abruzzo e del Lazio impegnati nella lotta contro il caro-pedaggio A24 e A25. Questa mattina all’aeroporto d’Abruzzo il sindaco di Chieti Umberto Di Primio ha illustrato i motivi della manifestazione nazionale che si svolgerà il 19 settembre, davanti al Ministero dei Trasporti a Roma. Con lui c’erano il sindaco di Carsoli Velia Nazzarro, il sindaco di Scoppito Marco Giusti, la consigliera provinciale di Pescara Leila Kechoud e il consigliere provinciale dell’Aquila Alfonsino Scamolla. Assieme agli amministratori abruzzesi e laziali chiederanno nuovamente al ministro Toninelli il blocco immediato dell’ultimo aumento, la creazione di un tavolo istituzionale per trovare una soluzione definitiva alla problematica e affrontare anche la questione della sicurezza sulle autostrade e la loro manutenzione.

“Non è tollerabile che un’autostrada che collega l’Adriatico al Tirreno, l’Abruzzo e le altre regioni dell’Italia centrale a Roma abbia un costo così esorbitante per dei servizi che in realtà sono scarsi – ha detto Umberto Di Primio intervenendo in conferenza stampa - L’autostrada non può essere considerata un bene di lusso ma una infrastruttura fondamentale. Ciò che chiediamo è una revisione delle tariffe e soprattutto una corretta destinazione dei pedaggi incassati dal gestore. I costi dell’A24 e dell’A25, anche rispetto ad altre autostrade di montagna, sono tra i più elevati d’Italia ma non vi sono servizi all’altezza del pedaggio”.  

“Chiederemo fortemente il blocco immediato dell’aumento delle tariffe in vigore dal 1º gennaio, quasi il 13% in più – ha evidenziato il sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro - L’A24 e l’A25 sono le autostrade più care d’Italia e non riusciamo a comprenderne francamente il motivo. Chiederemo la creazione di un tavolo istituzionale dove poter affrontare e rivedere appieno la concessione del pedaggio e soprattutto torneremo ad esigere tutta la documentazione relativa alle manutenzioni effettuate nel corso degli anni sulle nostre autostrade, dossier che la Società Strada dei Parchi si è sempre rifiutata di consegnare. Abbiamo avuto tante promesse in questi mesi, ma mai nulla di fatto, per cui noi andremo avanti nella battaglia ancora più forti”. 

Alla manifestazione contro il caro pedaggi hanno aderito anche le segreterie regionali Cgil, Cisl e Uil Abruzzo.

“È evidente – sottolineano in una nota - come tale infrastruttura, negli anni, abbia consentito di vivere, risiedere, lavorare e studiare in aree difficili, garantendo quel progresso che si genera solo nel contatto tra centri minori e grandi agglomerati urbani. Oggi, però, quei collegamenti che nel tempo hanno creato opportunità e vantaggi vengono drasticamente messi in discussione per via di livelli tariffari insostenibili. In tale contesto, già problematico, si inserisce l’urgenza della messa in sicurezza sismicadell’infrastruttura, opera che, qualora dovesse attuarsi con l’attuale schema concessorio e le attuali regole di remunerazione degli investimenti, tornerebbe ad impattare ancora una volta il livello tariffario già troppo esoso.

Per queste ragioni - concludono - aderiamo alla manifestazione promossa dai sindaci dei Comuni dell’Abruzzo e del Lazio per il prossimo 19 settembre dinanzi al Ministero Infrastrutture e Trasporti. Ci aspettiamo che quella giornata non sia solo una forte espressione di protesta, ma divenga la base di una interlocuzione di merito degli attori del territorio con il Ministero”. 
 


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