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Truffe agli anziani, dalla telefonata al fisso al finto corriere che bussa alla porta: un triste copione che si ripete

Dibattito con le forze dell'ordine al teatro Marrucino per l'appuntamento promosso da Cna Pensionati e Atenaonlus: ecco gli strumenti di legittima difesa

un momento del convegno

Lunghe telefonate, quasi sempre al numero fisso di casa della vittima di turno prescelta, spacciandosi per avvocato, assistente sociale o chissà cos'altro: un copione che prevede un racconto infarcito di situazioni drammatiche in cui si sarebbe cacciato qualche congiunto, meglio se l'amato nipote, ovviamente dopo averne estorto il nome con una sapiente conduzione della conversazione. È una sorta di schema fisso quello messo in atto dai truffatori che colpiscono gli anziani, uno schema che immette sulla scena, in conclusione e a telefonata ancora in corso, di un corriere che bussa alla porta di casa della vittima di turno, facendosi consegnare beni, soldi, gioielli. Fino all'epilogo amaro ed immancabile: scoprire, con dolore e vergogna, di essere stati vittime di un inganno terribile. 

A fare il punto su queste storie di ordinari raggiri e soprattutto a fornrie soluzioni utili per evitare queste truffe di cui sono vittime soprattutto i più anziani nelle quattro mura domestiche, è stata ieri la Cna pensionati Abruzzo organizzando un evento in collaborazione con l'associazione Atenaonlus Progetto al teatro Marrucinodove sono giunti in tantissimi.

Il tema in Abruzzo è particolarmente sentito, visto che la nostra si presenta come una vera e propria regione-canaglia per il feniomeno delle truffe agli anziani: nel 2022 è al quinto posto assoluto in Italia, con ben 47 casi ogni 100mila abitanti. 

Nel pomeriggio di ieri è stato presentato un opuscolo, già diffuso in oltre 9mila copie, realizzato in collaborazione con la Polizia di atato, con l'introduzione curata dal questore dell'Aquila Enrico De Simone,che fornisce consigli utili su come difendersi da lupi travestiti da agnelli e invita soprattutto le potenziali vittime a rivolgersi con fiducia alle forze dell'ordine per denunciare e farsi così difendere. 

L'appuntamento è stato condotto dalla direttrice della Cna provinciale di Chieti, Letizia Scastiglia: dopo i saluti della presidente regionale di Cna Pensionati Abruzzo, Elisa Morelli, della responsabile di Progetto Atenaonlus, Concetta La Sorda e il commosso ricordo dell'ex presidente regionale Franco Cambi del presidente regionale di Cna Abruzzo, Savino Saraceni è entrato nel vivo il dibattito a più voci coordinato dalla giornalista Daniela Senepa. Un confronto proficuo con alcuni esponenti di primo piano delle forze dell'ordine che presidiano il territorio, come il vice questore di Chieti, Miriam D'Anastasio  e il colonnello delle Fiamme gialle Michele Iadarola. Con loro il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, che ha sottolineato il possibile ruolo delle istituzioni locali; la presidente regionale di Cna Pensionati, Elisa Morelli; il presidente nazionale di Cna Pensionati, Giovanni Giungi, che ha illustrato le iniziative della confederazione su tutto il territorio nazionale.
Sul palco anche gli attori della compagnia  "Da grande voglio crescere", protagonisti di un testo di Alberto Zoina dal titolo emblematico: "Attenti al lupo. Dialoghi sulla cattiva strada". Un racconto, sempre in tema di inganni e truffe a danni degli anziani, affidato alle voci degli attori Carmela Caiani, Gianfranco Cesarone, Antonella De Luca e Gianluca Di Vincenzo che corre sul filo del realismo, invitando con un tocco di leggerezza a un sorriso amaro.      


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