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Coronavirus: verso un nuovo Dpcm, che succede dopo il 6 gennaio?

L’Abruzzo dovrebbe tornare in zona gialla, ma il tasso di positivi negli ultimi giorni è salito. Attesa per la prossima settimana la cabina di regia

Conte e Speranza, foto: Today.it


Il 7 gennaio scadono le restrizioni decise dal decreto legge che ha portato durante le feste di Natale 2020. Dopo l'Epifania il governo ha intenzione di ripristinare il sistema delle zone gialle, arancioni e rosse in tutto il paese assegnando un colore ad ogni regione: lo farà probabilmente con un'ordinanza del ministro della Salute che dovrà essere promulgata entro il 6 gennaio.

A rischiare di tornare in zona rossa ora sono soprattutto Veneto, Liguria e Calabria, che secondo l’ultimo rapporto dell’Iss hanno superato il valore 1 di Rt. Vicine a quella soglia sembrerebbero anche Puglia, Basilicata e Lombardia.

Se le regioni dopo il decreto dovessero tornare alla fascia di colore assegnata prima del lockdown natalizio, l'Abruzzo sarebbe arancione (era l’unica con restrizioni tali, fino a prima di Natale, quando tutta l’Italia era tornata in fascia gialla), ma il presidente della regione Marco Marsilio ha già fatto sapere che la nostra regione nel frattempo è diventata ‘ gialla’, come confermatogli durante un colloquio telefonico dal ministro della salute Speranza. 

Se la cabina di regia nazionale sarebbe quindi pronta a concedere una limitazione delle restrizioni all’Abruzzo in virtù degli ultimi dati esaminati (il monitoraggio fa riferimento ai dati della settimana fino al 27 dicembre), è pur vero che nel frattempo il tasso di positività della popolazione abruzzese rispetto al numero di tamponi nell’ultima settimana è salito: ieri era al 10,57% (Chieti risultava tra le località più colpite con 44 nuovi contagi). A rassicurare, però, è l’indice Rt che in Abruzzo resta comunque basso.

I divieti dal 7 gennaio

Quel che è certo è che i divieti non scompariranno magicamente con la fine delle festività natalizie. Ricordiamo infatti che il 7 gennaio scadono le restrizioni decise dal decreto legge n. 172/2020, che hanno portato tutta Italia in zona rossa e arancione a Natale 2020, mentre il 15 non saranno più in vigore gli effetti del dl 158/2020 (prorogati dall'ultima norma) e del Dpcm 3 dicembre. Inoltre, il 31 gennaio scade lo stato d'emergenza dichiarato lo scorso ottobre.

Sicuramente da giovedì 7 gennaio il coprifuoco verrà rinnovato assieme a tutte le regole di protezione dal contagio (obbligo di indossare la mascherina all'aperto e al chiuso, il distanziamento di almeno un metro, divieto di assembramento); i negozi verranno riaperti ma quelli all’interno dei centri commerciali potrebbero continuare a rimanere chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Se in zona gialla, bar e ristoranti potranno riaprire fino alle 18 con le regole precedenti: sedere al massimo in quattro al tavolo e indossare la mascherina quando non si mangia; la capienza sui mezzi pubblici rimane fissata al 50 per cento e non si prevede di aumentare i posti dopo il 15 gennaio.

Per quanto riguarda la scuola, come annunciato, la data fissata per la ripartenza in presenza anche degli alunni delle scuole superiori è quella del 7 gennaio, l’intenzione è di partire con solo il 50% in presenza e con turni differenziati e lezioni anche di pomeriggio.

Le decisioni del governo arriverannodopo la pubblicazione del nuovo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità